
Come ormai tristemente noto, da marzo 2023 il Comune di Milano (a seguito di una circolare del Prefetto, a sua volta sollecitato dal Ministero dell’Interno) si è visto costretto ad interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita dei figli nati da coppie omogenitoriali.
Il divieto imposto a Milano, da sempre considerata una città aperta alle istanze della comunità LGBTQIA+, potrebbe verosimilmente espandersi agli altri Comuni d’Italia.
Non solo: vi è il rischio concreto che il Ministero dell’Interno chieda alle Procure di impugnare i certificati registrati finora con successo.
Si tratta, evidentemente, di una decisione che collide coi diritti civili primari dei bambini figli di due padri o di due madri, che spinge il nostro Paese ancora più ai margini di un’Europa che, con l’eccezione di alcune nazioni retrograde, ha accolto le istanze sociali e spinge verso un’inclusione civile e moderna.
In attesa (a questo punto, da considerarsi lunga) che il Parlamento dia una risposta legislativa al vuoto giuridico che condiziona la vita quotidiana e i diritti dei bambini figli delle famiglie arcobaleno, la tutela contro le discriminazioni è demandata alle decisioni della magistratura.
GayLawyers non vi lascia soli e ha deciso di affrontare questa ingiusta situazione mettendo a disposizione di tutti i genitori lgbtqia+ le competenze dei propri avvocati specializzati in diritti lgbtqia+.
Se vuoi informazioni, i nostri avvocati ti fisseranno un appuntamento gratuito presso la nostra sede di Milano o via zoom in collegamento con qualsiasi parte del Paese o del mondo.
Se occorre impugnare il mancato riconoscimento di tuo figlio o tua figlia, o se la Procura ha impugnato tale riconoscimento, GayLawyers ti offre assistenza giudiziale a tariffe scontate.
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Nessuno può fermare l’amore.
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