27 Gennaio: la Giornata della Memoria

 

Ricorre oggi, 27 Gennaio, la Giornata della Memoria, in cui si ricordano tutte le vittime dell’olocausto nazista: sei milioni di ebrei e undici milioni di altre categorie tra disabili, dissidenti, testimoni di Geova, appartenenti alla comunità LGBTQIA+.

Stando ad alcuni dati ufficiosi, tra gay, bisessuali e donne transgender, furono tra le cinque e le quindicimila le persone individuate nei campi di concentramento. Queste persone, oltre agli ebrei, furono tra quelle maggiormente colpite e perseguitate, soprattutto a seguito dell’inasprimento da parte di Hitler del paragrafo 175, la legge di origine prussiana che puniva gli atti sessuali contro natura. La comunità LGBTQIA+, pertanto, fu bersaglio di una doppia discriminazione: sia da parte dei soldati nazisti ma anche dai giudizi e dalla considerazione della società del tempo tutta. L’intera comunità LGBTQIA+, infatti, all’interno dei campi di concentramento, era la più maltrattata e vessata: veniva usata come bersaglio negli addestramenti e veniva sottoposta ai più deviati esperimenti pseudoscientifici, talvolta anche di conversione all’eterosessualità.

L’incubo di queste vittime, tuttavia, non cessò nemmeno dopo la liberazione della Germania, dove il paragrafo 175 rimase in vigore fino a primi anni ’70 e le richieste di indennizzo da parte della comunità LGBTQIA+ furono spesso negate, così come le compensazioni statali concesse ad altre vittime. 

Questa giornata così triste, ma anche così utile, dunque, è davvero preziosa per ricordare l’atroce destino patito da tante, troppe vittime e sulla scia del ricordo, che deve diventare sempre più vivido e consapevole, appaiono quanto mai perfette le parole di Ferruccio De Bortoli del “Corriere della Sera”: La memoria è come un giardino. Va curata. Altrimenti si ricoprirà di erbacce. E i fiori dei giusti scompariranno. Divorati.

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