Negli ultimi tempi, trovare casa risulta essere un’impresa sempre più ardua per le coppie appartenenti alla comunità LGBT.

Ne sa qualcosa Salvatore, che si è sfogato attraverso i social network dopo la scomparsa dell’agenzia immobiliare che aveva precedentemente contattato con il proprio compagno per l’acquisto di un appartamento vicino Caserta.

Dallo “sfogo” si evince che l’agenzia e i suoi operatori sono svaniti nel nulla immediatamente dopo aver saputo del matrimonio di Salvatore con un altro uomo. Sembrerebbe, infatti, che le svariate domande di rito per ottenere informazioni sui potenziali acquirenti, come il numero di inquilini o l’entità della busta paga, si siano interrotte non appena Salvatore ha affermato che l’appartamento fosse destinato a lui e a suo marito. Una dichiarazione alla quale l’agenzia immobiliare ha reagito con il silenzio e la conseguente interruzione dei rapporti.

Non è la prima volta che assistiamo a vicende del genere. Noi di Gaylawyers avevamo già affrontato l’argomento in un precedente articolo, che vedeva protagonista una ragazza trans di nome Fabiana, constatando quanto in Italia sia diventato quasi utopistico provvedere ad un lecito e pratico incombente, quale dovrebbe essere trovare casa, per coppie dello stesso sesso e per la comunità LGBT in generale.

Queste storie, sommate all’episodio che ha coinvolto due ragazze romane che si sono viste negare l’affitto di una casa, si aggiungono agli innumerevoli casi di discriminazione contro la comunità LGBT.

Stante la continua crescita nel nostro Paese di episodi di discriminazione ai danni delle persone LGBTQ+, il nostro studio offre assistenza legale proprio su questo tema e molto altro ancora. Se ritieni di aver subito un comportamento discriminatorio, contattaci senza esitazione a info@gaylawyers.it oppure al +39 02 9475 4184, e saremo lieti di aiutarti.