Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Francia: diritti e aspetti legali da considerare

Dal 17 maggio 2013, grazie a una legge storica, la Francia riconosce ufficialmente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Con l’introduzione dell’articolo 143 del Codice Civile, che stabilisce che “il matrimonio è contratto da due persone di sesso diverso o dello stesso sesso”, le coppie omosessuali godono ora degli stessi diritti legali delle coppie eterosessuali.

Ma cosa comporta realmente il matrimonio egualitario? Quali sono i suoi vantaggi? E come prepararsi correttamente dal punto di vista legale e patrimoniale? Di seguito spieghiamo gli aspetti più importanti.

Quali diritti conferisce il matrimonio tra persone dello stesso sesso?

Una volta sposate, le coppie dello stesso sesso hanno gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altra coppia coniugata, tra cui:

  • diritti genitoriali, come l’adozione e l’autorità condivisa;
  • scelta del cognome comune, come per ogni matrimonio;
  • diritto alla cittadinanza francese per il coniuge straniero;
  • permessi familiari per matrimonio, nascita o lutto;
  • tassazione congiunta e benefici fiscali come coppia sposata;
  • accesso ai regimi patrimoniali (comunione o separazione dei beni);
  • diritto al ricongiungimento familiare in caso di trasferimento per motivi professionali.

Inoltre, la Francia riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero prima del 18 maggio 2013.

Cosa cambia nel livret de famille?

Durante la celebrazione del matrimonio, il livret de famille (libretto di famiglia) viene aggiornato con una formulazione neutra. I termini “marito” (époux) e “moglie” (épouse) sono sostituiti da formule inclusive. Anche “padre” (père) e “madre” (mère) possono essere sostituiti da una dicitura unica che garantisca la parità genitoriale.

E gli accordi prematrimoniali?

In assenza di un accordo prematrimoniale, il regime patrimoniale applicabile per legge è la comunione dei beni limitata ai redditi acquisiti durante il matrimonio.

Pur non essendo obbligatorio, l’accordo prematrimoniale consente di adattare la vita in comune alla situazione economica della coppia. È particolarmente utile in caso di attività imprenditoriale, figli da precedenti relazioni o beni da tutelare.

Non è richiesta l’assistenza di un avvocato, ma è fortemente consigliata per evitare conflitti futuri. Un legale può aiutarvi a scegliere il regime più adatto e a tutelare giuridicamente le vostre decisioni.

Il contratto deve essere stipulato davanti a un notaio; in caso contrario, non ha validità. Se firmato prima del matrimonio, è necessario trasmettere un certificato all’ufficio dello stato civile per l’annotazione nell’atto di matrimonio.

Le coppie dello stesso sesso possono adottare?

Sì, il matrimonio conferisce il diritto all’adozione congiunta. Uno dei coniugi può anche adottare il figlio dell’altro, condividendo così l’autorità genitoriale e proteggendo giuridicamente il legame con il minore.

Cosa accade in caso di decesso?

In caso di decesso, il coniuge superstite ha diritto di successione (secondo la legge o quanto previsto nel testamento) e può percepire una pensione di reversibilità o una parte della pensione del defunto.

Attualmente, 36 Paesi riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La Francia continua a essere un punto di riferimento nella tutela giuridica e nell’uguaglianza dei diritti delle coppie omosessuali.

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